1. |
Fisting Perdono
03:43
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Ti ho detto di stare zitto!
Hai rotto il cazzo lo sai?
'Fanculo ai tuoi lamenti!
Parli solo di guai...
Buongiorno mi presento,
sono il boia che hai chiesto
La tua punizione, lo spillalacrime
Ora non conta nulla
nemmeno una lamentela
Qualcosa che mi convinca
a non scrosciarti di guai
“Non mi amo, non son bello
faccio male pure quello!
Ho una scusa sempre pronta
per restare in questa merda
nella quale sguazzo arzillo
pur sfidandoti a duello
e mi lamento...”
Non m'importa un cazzo di te
non vuoi e non cambierai mai
porrò fine a questo strazio
finchè ti scioglierai
E' un destino crudele quello che hai scritto per te
parla di sevizie e gratuite torture
con il solo scopo di darti ciò che vuoi
la ragione con la quale parli solo di guai
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2. |
Hello Kitty Blues
02:39
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Schiocca più forte di olio colante
scorre gioioso sulla tua pelle
la gloria risplende nel suo candore
pronta a farsi divorare
Vivo la forza, ora fa parte di me
Dispiego le ali, è impietrudine
Senz'alternativa dall'autocoscienza
lo vedi il mio ghigno, ti faccio la festa!
...e mi sento le mani tremare nei quanti
la sola visione di te che sussulti
restringe il campo all'intero Universo
per darmelo in dono
non respiro più...
e spingo più su...
Facciamo la conta?
..sotto a chi tocca...
MACCHINETTA ROSSA DOVE VAI...?
Fiumi addominali, laghi ombelicali
e la soddisfazione di un vero respiro
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3. |
Lo Specchio
03:29
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Credo fermamente che ogni esperienza
sia un'inevitabile lezione
prescindendo da ciò che si è o meno
disposti ad ammettere come vero
pagare lo scotto davanti allo specchio
sentendosi addosso il peso del mondo
e se volete sarò più preciso
a costo che lingua diventi coltello...
Giro la mia lama nelle piaghe del tuo tempo
Cerco di dare molto più di ciò che prendo
E affondiamo questa lama calda
nelle membra dell'inutile dubbio
senza indulgere in triti pietismi
magari ridendo del dolore più acuto
Spesso mi sento le spalle pesanti
di fatti assai gravi celati nel tempo
frasi interrotte, singulti al veleno
svergino il santo in culo allo sdegno
Giro la mia lama nelle piaghe del tuo tempo
Cerco di dare molto più di ciò che prendo
Crepo in silenzio disarmonico
rieletto a regime teocratico
indosso strafottente e metodico
una calda pelliccia di visioni di me
L'alternativa a “Non so cosa fare...”
L'abrogativo a “Voglio di più!”
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4. |
Oniricorda
03:07
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Smetti di ondeggiare liquida
nel mio pensiero
come un caldo bacio
sulla guancia che ha appena pianto
tutti i sensi persi e densi
amalgamati in un unico godimento
fan sentire l'uomo
fanno uscire l'animale
sveglio...
DIVORO UN SOGNO
1 MINUTO DI PIANTO
50 SECONDI DI RISO
SILENZIO!
C'è erba bagnata fra le mie dita
la mia sinapsi arrugginita
un morbido abbraccio e torno di là
dove ti ho persa nell'eternità
Incubo e dolore mutila l'ebbrezza
torno violentato da un graffio di carezza
arroventato il marchio di rabbia impotente
lo appoggio sulla piaga e premo lievemente
parlo da solo, una sedia, uno specchio
e se mi guardo intorno crepita il mio sdegno
vedo la triste solitudine di un vecchio
senza l'impegno di volermi giudicare
forse devo solo imparare ad accettare
considerando il tutto come un'unica lezione
gettarla in pasto ai lupi e farla divorare
SBRANO IL SOGNO
NON VAGISCE UN LAMENTO
SI SMEMBRA MISTO A SANGUE CALDO
GODO!!!!!!
e ora dormo…
perchè sto meglio.
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5. |
Pedro Amigdala
02:49
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Fugge fugge fugge fugge giace riprende
Si cela gorgogliando di sudore fetente
Si spiace, si sussurra che fa male il presente
“Il vuoto che mi scalda è ricolmo di gente!”
Per noia o per paura mi ritroverai qui
Bloccato ed impaurito chiuso dentro di me!
Noia! (Ho paura…)
Perdo il momento quando ti vedo
Bello! Sgomento quando ti vedo
E mi lamento…
Io non so se fidarmi o no…
Forse dovrei uscire ma d’impatto mi prende
Un panico insensato che m’annebbia la mente
Fuggo! Fuggo! Tanto per non pensare
A quante volte mi hai rotto coi tuoi guai
Non continuerò a permetterlo sai…
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6. |
Respiro
03:33
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Sento graffia, si lamenta urla
Non mi riesce e basta
La sconfitta raschia
Grido forte “Aiuto!”
L’aria ch’è rimasta è davvero poca
Non ci resto a lungo
In quest’anfratto oscuro
Della mia coscienza
Piega molle e calda
Soffoca la culla
E ancora lo sento
Il pianto del bimbo
Mio eterno compagno
E riesco soltanto
Ad urlargli addosso
Senza ritegno
La rabbia che sento
Ma mi vedi o non mi vedi
Che non riesco a stare in piedi
Ma ci credi o non ci credi
Che violenza son ‘sti mesi
Voglio solo respirare l'aria fresca del mio sole
Voglio solo un po' di pace a suggellare il mio splendore
Respiro!
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7. |
Tempodistanza
03:20
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Probabilmente è il momento (sento)
di avere un poco di sacralità
da dedicare al mio tempo (lento)
un atto d'onore reiterato in me
Ora riarredo il mio tempio (dentro)
suoni, colori, odori scelti da me
Trovando il comodo e l'impegno (scorro)
espando Presenza sempre di più
Ogni certezza deriva da un dubbio risolto disciolto
Aprendo me stesso alla dualità
Grazie alla mia Mamma per avermi messo qua
Dico ovviamente anche grazie al mio Papà
Uno però è bene che lo dedichi anche a Me
Prima di riuscire ad arrivar dove sei Tu
Che se faccio Luce poi si vede molto meglio
Che per far l'Amore non si usa solo il Cazzo!
Faccio valore di un'opinione ch'è tanto che ho
Senza temere paura o gioia non mi do dubbio
Annullo il tempo in me, respiro placido
ascolto immobile l'eco sinaptico
Mi senti? Sono qui... Riesco a toccarti...
Pur stando almeno ad otto chilometri
Accarezzandoti nel vuoto dentro me
Con un respiro ti mando in estasi
Ogni certezza deriva da un dubbio risolto disciolto
Aprendo me stesso alla dualità
Faccio valore di un'opinione ch'è tanto che ho
Senza temere paura o gioia non mi do dubbio
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